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30 marzo 2015

Spaghetti alla Chitarra con sugo di Triglie



 

Come di consuetudine la domenica io ed Elena ci cimentiamo in qualche prelibatezza, era da un pò che mi frullava per la testa di riprendere la "chitarra abruzzese", ma non avevo ancora deciso con che cosa accompagnare gli spaghetti. Un sabato pomeriggio vedo delle bellissime triglie, e dico tra me e me... ho trovato il sugo ideale per gli spaghetti. 
Quindi la domenica mattina con la mia piccola aiutante ci mettiamo all'opera.

INGREDIENTI PER LA PASTA:
400 gr di semola di grano duro (per me la Kronos del Molino Grassi);
4 uova (per me quelle della Rosita, una delle nostre galline).

PROCEDIMENTO:

Fare la classica fontana con la semola di grano duro, dove all'interno ci metterete le uova, sbattere leggermente le uova ed incorporare un pò alla volta la semola, fino ad ottenere un panetto di pasta, che lavorerete per almeno 10 minuti. Avvolgete il panetto nella pellicola trasparente e lasciate riposare per circa 30 minuti.
Prendete il mattarello e iniziate a stendere il panetto di pasta fino ad uno spessore circa di 2-3 mm. Con un coltello tagliate la sfoglia di pasta, in modo che rientri nella chitarra abruzzese e a questo punto, con un mattarello più piccolo, premete fino a quando i fili taglieranno la sfoglia, adagiate i spaghetti in un vassoio e spolverizzate con della semola per fare in modo che non si attacchino tra di loro.

INGREDIENTI PER IL SUGO:
300 gr di filietti di triglie;
300 gr passata di pomodorini;
4 cucchiai di olio evo;
1 spicchio di aglio (piccolo);
sale e pepe q.b.

PROCEDIMENTO:

In una padella antiaderente, abbastanza grande, mettete circa 4 cucchiai di olio evo e fate rosolare lo spicchio d'aglio; appena l'olio si sarà profumato togliete lo spicchio, ed aggiungete i filetti di triglia. A questo punto se volete potete sfumare con del vino bianco, passaggio che io ho ommesso.
Aggiungete successivamente la passata o polpa di pomodorini e lasciate cuocere. Salate e pepate a piacere. Nel frattempo fate bollire dell'acqua, salate e cuocete per pochi minuti gli spaghetti precedentemente preparati, scolarli e spadellarli con il sugo di triglie. Impiattate a piacere.

Alla prossima... Marianna.






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27 marzo 2015

Sablée bretonne al cioccolato con crema chantilly e frutti di bosco




Per il suo compleanno, mia sorella, desidera un dolce da condividere con gli amici e le amiche e secondo voi a chi ha chiesto di realizzarlo?!?! Esatto alla sottoscritta... ma per lei questo ed altro!
A quel punto parte la ricerca di che cosa fare... Elena, che è la mia seconda pelle... subito pronta con il suo .... "Mamma ti aiuto io".
Certo Elena, faremo insieme la torta per la zia... ma cosa potremmo fare? Che dici? Insomma prendiamo i mitici libri del Maestro Montersino e dopo meditazione arriviamo a questo dolce... semplicemente delizioso per la presenza della crema chantilly, dei frutti di bosco...insomma un po' per tutto.

Partiamo subito perchè l'esecuzione è un pò lunga...


INGREDIENTI PER LA SABLEE BRETONNE AL CIOCCOLATO:

210 g di farina (180 w);
160 g di burro;
130 g di zucchero semolato;
55 g di tuorli;
20 g di cacao;
15 g di lievito;
4 g di sale.

PROCEDIMENTO:

Nella ciotola della planetaria munita della K mettete il burro ammorbidito, lo zucchero ed il sale e lavorate fino ad avere un impasto ben amalgamato; aggiungete successivamente i tuorli a filo.
Quando si saranno ben incorporati aggiungere la farina che avrete precedentemente setacciato insieme al cacao ed al lievito. Avvolgete l'impasto con della pellicola trasparente e riponetela in frigo per almeno 1 ora, 2 sono meglio. Dopo il riposo, prendete la sablée e stendetela ad uno spessore di 5 mm, io ho utilizzato uno stampo rettangolare, dove l'ho adagiata e successivamente cotta in forno a 180° e portata a cottura e fatta raffreddare.

INGREDIENTI PER IL PAN DI SPAGNA:

250 g uova intere;
175 g di zucchero semolato;
150 g di farina 00;
50 g di fecola di patate;
1 bacca di vaniglia.

PROCEDIMENTO PER IL PAN DI SPAGNA:

In un pentolino portare alla temperatura di 45° le uova intere con lo zucchero ed i semi della bacca di vaniglia. Mettete nella planetaria le uova scaldate e con la frusta montate fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. A questo punto aggiungete la farina e la fecola setacciata con una spatola di gomma con movimenti delicati dall'alto verso il basso.
Versate il composto così ottenuto nello stampo precedentemente imburrato ed infarinato.
Cuocere in forno a 180-190° fino a cottura, lasciare raffreddare in una grata.


INGREDIENTI PER LA CREMA PASTICCERA:

500 ml di latte;
130 g di zucchero semolato;
100 g di tuorli;
50 g di burro morbido;
25 g di amido di mais;
25 g di amido di riso;
1 stecca di vaniglia.

INGREDIENTI PER LA VARIANTE CHANTILLY:

500 g di crema pasticcera;
250 g di panna da montare.

PROCEDIMENTO PER LA CREMA PASTICCERA:

Incidere con un coltellino nel senso della lunghezza il bacello di vaniglia (per me quella del Madagascar regalata dalla mia amica Cristina durante uno dei suoi meravigliosi viaggi) ed estrarre i semini che andrete ad aggiungere alla latte messo in una casseruola e che porterete  quasi a bollore. Nel frattempo in una ciotola mettere i tuorli d'uovo e lo zucchero che lavorerete con una frusta fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Setacciare i due amidi ed aggiungeteli al composto di uova e zucchero senza lavorare troppo il tutto. Quando il latte inizierà a bollire togliere dal fuoco ed aggiungelo al composto precedentemente montato, facendo attenzione a mescolare fino al completo scioglimento dello zucchero; a questo punto rimettere il composto così ottenuto sul fuoco e continuare a mescolare con la frusta. Quando inizieranno a comparire sulla superficie le prime bolle togliere la crema dal fuoco ed aggiungere il burro morbido. Travasate la crema in una pirofila e copritela a contatto con della pellicola trasparente e lasciate raffreddare.

PROCEDIMENTO PER LA VARIANTE CHANTILLY:

Mettete la ciotola, e la frusta in frigorifero per almeno 30 minuti, prima di montare la panna. 
Mettere la panna ben fredda nella ciotola fatta raffreddare e montarla cercando di tenerla soffice, aggiungerla alla crema pasticcera, raffreddata, con una spatola con movimenti dall'alto verso il basso per fare in modo di non smontare la panna. Mettere la crema chantilly a riposare in frigo per circa 1 ora.


INGREDIENTI PER LA BAGNA AL MARASCHINO:

150 g di acqua;
75 g di zucchero semolato;
50 g di liquore alle marasche della LUXARDO

Mettere l'acqua in un bricchetto con lo zucchero e portare a bollore, aggiungere il Maraschino e far raffreddare. (Personalmente preferico questo metodo, al contrario di aggiungere il liquore successivamente a quando l'acqua si è raffreddata)

MONTAGGIO:

Adagiate la sablée al cioccolato in un vassoio, versateci sopra un sottile strato di crema chantilly.
Prendete il pan di spagna, fatto raffreddare, e tagliatelo a fette spesse di circa 1 cm che andrete a mettere sopra la crema chantilly, fate attenzione ai bordi, che siano corrispondenti il più possibile alla sablée. Con un pennello alimentare bagnate il pan di spagna con la bagna al maraschino. Riempite una sacca da pasticcere con la restante crema chantilly e mettetela sopra il pan di spagna, adagiateci sopra more, mirtilli, lamponi e fragole. Sminuzzate dei pistacchi e cospargeteli sopra la frutta, lucidate con della gelatina spray.





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24 marzo 2015

Pan Brioche al Limone




Con il tempo mi sono accorta che i lievitati dolci mi appassionano molto di più di quanto immaginavo, acquisto farine da molini diversi, provo burro di malga, provo burro di sola panna, provo burro danese e tirolese per capire quale potrebbe essere il più elastico. Lascio poi il pan brioche all'aperto per capire quanto tempo impiega per inacidire e dopo quanto tempo quella ricetta mi lascia un impasto ancora abbastanza morbido oppure secco. Questa ricetta profumata di limone è ottima per colazione e se siete fortunati forse arriva per la merenda pomeridiana.... a casa mia è molto difficile che possa succedere. Elena ne va matta.

INGREDIENTI:

250 g di farina 00;
60 g di burro morbido;
60 ml di latte;
12 gr di lievito di birra;
1 uovo;
50 gr di zucchero;
4 gr di sale;
1 limonte.



PROCEDIMENTO:
Sciolgliete il lievito nel latte ed aggiungete tanta farina quanta ne serve per formare una crema, coprite con uno strato di farina e lasciate lievitare fino a quando sulla superficie si saranno formate delle crepe, circa una trentina di minuti, a questo punto il lievitino è pronto.
Mettete nella ciotola della planetaria il resto della farina, lo zucchero, l'uovo, la scorza di limone grattugiata, impastate e solo successivamente aggiungere il sale.
Amalgamate bene il tutto, quando il composto sarà liscio eben legato iniziare ada ggiungere il burro morbido ed impastate fino ad incordare il composto. Togliete il tutto e formate una palla che lascerete lievitare nella ciotola, coperta dalla pellicola trasparente, Lasciate lievitare per almeno 2 ore o fino al raddoppio. 
Riprendete il composto e dividetelo in 8 parti che posizionerete all'interno dello stampo da plumcake, in 2 file. Coprite e lasciare lievitare nuovamente. Quando sarà raddoppiato, pennellatelo con del latte e cospargete con dello zucchero di canna ed infornate per 35/40 minuti a 180 gradi.





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17 marzo 2015

Pavlova



Conoscete la pavlova...un dolce che riempie gli occhi e il cuore.
La Pavlova è una torta della Nuova Zelanda e dell'Australia.
Secono la leggenda, qusto dolc sarebbe stato creato nel 1926 dallo chef di un hotel a Wellington in Nuova Zelanda, e così chiamato in onore della ballerina Anna Pavlova.
L'attribuzione dell'invenzione tuttavia non è certa, e alcune ricerche suggeriscono che possa essere nata in Australia nello stesso periodo, ferm restando la dedica al nome della ballerina, che allora era in tour nei due pesi.
Costituita da una base di meringa, morbida dentro e croccante fuori, nella sua versione classica con un ripieno di panna e frutta, è un dilce molto apperiscente, consigliato soprattutto per le grandi occasioni.



Io ho preferito utilizzare come ripieno la Lemon Curd.

Per la ricetta della meringa guarda: Pavlove ai frutti di bosco


Lemon Curd

Ingredienti
Succo e e scorza di 3 limoni non trattati
Uova intere 3 + 2 tuorli
Zucchero 220 gr
Burro 100 gr
Maizena 10 gr

Procedimento
Grattuggiare la scorza dei 3 limoni, spremere e filtrare anche il succo, incorporando la maizena setacciata.
Tagliare a pezzetti il burro, poneteli in un pentolino per il bagnomaria e scioglieteli a fuoco dolce, poi aggiungete lo zucchero e mescolate con un cucchiaio. A parte sbattete le uova con una frusta e versate nella crema continuando a mescolare, aggiungete anche il succo di limone nel qualeavete sciolto la maizena, la scorza gratuggiata dei limoni e proseguite a mescolare facendo addensare la crema a fuoco dolce, tenete il fuoco molto basso in modo che l'uovo non si raggrumi; la crema non deve bollire.
Per capire quando è pronta la crema basta immergervi un cucchiaio di legno, quando vedete che la crema non scivolerà più via, allora sarà il momento di spegnere il fuoco.
Prenere ora un colino a magla molto fine e settacciate la crema per elimnare la buccia di limone ed eventuali frumi. Il Lemon Curd è pronto per farcire le vostre preparazioni dolci oppure per essere consumato al cucchiaio.


Potete conservare il lemon curd in frigorifero per qualche giorno coperto con pellicola a contatto. E' possibile congelare la crema per poi scongelarla in frigorifero.


Potete sostituire i limoni con i lime o le arance, così da garantire sempre un gusto nuovo alla vostra crema.
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16 marzo 2015

Focacce Pasquali



La Pasqua si sta avvicinado, oggi è anche una bellissima giornata di sole quindi ho pensato di mettermi all'opera e preparare le Focacce Pasquali, lasciando filtrare dalla porta della cucina una deliziosa brezza primaverile. La ricetta che utilizzo è quella della bravissima Morena Roana, naturalmente tratto dal libro Soffice Soffice.... Provatele, in monoporzione così che possano essere consumate anche fuori casa al lavoro o a scuola.

Ingredienti per 6 focaccine (io ho fatto la dose doppia)
250 gr di farina manitoba
30 gr di latte tiepido
6 gr di lievito di birra
2 uova
70 gr di burro morbido
80 gr du zucchero
1 arancia + 1 limone
4 gr di sale

Per la glassa
50 gr di farina
100 gr di zucchero a velo
acqua db
zucchero in granella
nocciole o mandorle intere



Procedimento
Preparare un livitino sciogliento il livieto nel latte, aggiungete 50 gr di farina, coprite la ciotola e lasciate riposare circa 30 minuti o fino al raddoppio.
Aggiundete al lievitino le uova, lo zucchero, la scorza del limone e dell'arancia e 4 cucchiai di farina. Impastate aggiungendo man mano il resto della farina, il sale ed incordate bene.
Io ci ho messo circa 25 minuti.
Per ultimo unite il burro morbido poco per volta.
Formate una palla e lasciate lievitare fino al raddoppio, coperto in ambiente caldo.
Riprendete l'impasto, capovolgetelo sulla spianatoio leggermente infarinata e fate qualche piega a raggio.
Dividete l'impasto in pezzi da 70 gr, fromate tante palline e mettetele in piccoli stampini da muffins.
Coprite e lasciate lievitare fino al raddoppio.

Preparate la glassa di copertura sectacciando lo zucchero a velo con la farina ed aggiungendo tanta acqua quanta ne basta per formare una crema non troppo colante..
Con l'aiuto di una sac-a-poche versate sulle focaccine, cospargete di zuecchero in granella e poi di abbondante zucchero a vero.

Infornate a 200° per 20-25 minuti.
Naturalmente drovete regolarvi con il vostro forno.

 
 

CONSIGLIO: L'impasto dopo la lavorazione si presenta piuttosto appiccicoso, non preoccupatevi, prenderà consistenza con il riposo.Vi consiglio di preparare l'impasto la sera prima e finire la lavorazione il mattino successivo.




 



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12 marzo 2015

Rose del Deserto

Questo è un biscotto molto fragrante adatto sia alla colazione del mattino sia alla merenda del pomeriggio. Lo si può gustare tranquillamente anche nelle calde giornate estive accompagnate da un buon frullato di frutta fresca.



Ingredienti per circa 15 biscotti
3 uova
3 zucchiai di zucchero
200 gr di farina
100 gr di farina di cocco
150 gr di burro morbido
1/2 cucchiaino di vaniglia o i semi di una bacca
1/2 bustina di lievito per dolci
100 gr di mandorle tritate
100 gr di gocce di cioccolato
1 pizzico di sale
300 gr di corn flakes


Procedimento
Accendere il forno a 170°

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il burro morbido, lavorando il tutto.
In un'altra ciotola, mescolare farina, farina di cocco, lievito, vaniglia, mandorle e gocce di cioccolato
Aggiungere il composto umido al composto secco, amalgamando bene con un cucchiaio di legno.
Formare delle palline di circa 4 cm di diametro. Appiattire le palline e avvolgerle nei corn flakes.
Mettere il tutto in una teglia coperta da carta forno ad una distanza di circa 5 cm. Se necessario fare più infornate. Cuocere per 15-20 minuti o fino a duratura.
Lasciare raffreddare i biscotti in forno con la porta aperta per circa 10 minuti. Trascorso questo tempo sofornare i biscotti in una gratella.
Cospargere di zucchero a velo per finire il tutto.

I corn flakes donano una crocantezza che contrasta leggermente con la morbidezza dell'impasto.
I più piccoli ne saranno ghiotti.

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11 marzo 2015

Mini Burger murate

Montagnana è un piccolo borgo protetto da mura invalicabili, qui si produce uno dei prosciutti crudi più buoni ed apprezzati d'Italia naturalmente D.O.P.
Ho pensato quindi di proporre una cena composta tutta con prodotti veneti ma non solo....veneti D.O.P.
Ho preparato dei mini burger accontagnati da un cavolo romano, l'ultimo che il mio orto mi ha regalato, gratinato con Mezzano dell'altopiano di Asiago prodotto da una piccola baita spersa in mezzo ai monti.
Questo piatto si adatta sia ad una cena sia ad un apertivo originale.



Ingredienti per 5 mini burger
100 gr di carne di manzo macinata
50 gr di prosciutto crudo di montagna macinato
1 cavolo romano
100 gr di Mezzano di Asiago


Prodecimento
Impastare il macino e il prosciutto. Io non ho aggiunto sale essendoci già il crudo si deve prestare un po' di attenzione.
Aiutandosi con un coppa pasta formare dei mini burger dallo spessore di circa 2 cm.
Si può anche scegliere di fare 1 solo hamburger grande.
Pulire e tagliare il cavolo romano, sbollentarlo per 5 minuti in acqua salata calda.

Con un coppapasta di un diametri inferiore a quello utilizzato per preparare i mini burger tagliare dei cerchi di formaggio Mezzano dallo spessore di 1 cm circa.


Con l'aiuto di una grattuggia dalle maglie larghe tagliare il mezzano.
Scolare il cavolo metterne in una pirofila che possa essere utilizata in forno, spolverare con il montasio. Mettere il tutto in forno a 200° 10 minuti o fino a quando il formaggio si sarà gratinato.



Nel frattempo cuocere i mini burger utilizzando una bistecchiera calda, 3 minuti per lato. La carne all'interno deve restare rosa e succosa. Aumentare il tempo se invece preferite che la carne sia ben cotta. Spolverare con del pepe nero. Una volta cotti i mini burger, scaldare i cerchi di Mezzano, precedentemente preparati, sulla piastra per 10 secondi per lato. Il formaggio non si deve sciogliere ma solo ammorbidire.
Montare il piatto a piacere. Io l'ho servito con uno stecchino di bambù tipo fingerfood



E' un secondo piatto veloce ma gustosissimo, piacerà anche ai più piccoli

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9 marzo 2015

Winter Citrus Upside Down Cake - Re-Cake 2.0




Finalmente la Re-cake di Marzo è arrivata.
Una profumatissima Torta speziata agli agrumi.

Iscrivetevi a Re-cake 2.0 ci si diverte ogni mese a replicare e personalizzare "opere d'arte culinarie"
Partecipare è semplice, trovate qui le regole.


Questo mese mi sono ispirata alla versione Sara Fumgalli: http://www.dolcizie.com/

Nella mia personale versione ho utilizzato delle arance Vaniglia Apireno, una tipologia di arance rigorosamente siciliane bio che ho scoperto da poco ma che si adattano moltissimo alla preparazione di dolci e dessert. La sua peculiarità è il gusto delicato e con un retrogusto di vaniglia.
Sulla pagina Parliamo di.... trovato tutte le caratteristiche di questo straordinario prodotto.

Per la farina ho utilizzato 1/3 di farina di riso, l'agrume scelto è il lime. Per l'olio d'oliva ho utilizzato un extravergine aromatizzato all'arancia, straordinario prodotto sempre siciliano doc. Per decorare invece ho utilizzato delle arance moro rosse come il sangue.



Ingredienti
45 gr di burro
100 gr di zucchero di canna
15 gr di miele
10 gr di succo di limone
5-6 fette sottili di agrumi
150 gr di farina
150 gr di farina di riso
1 bustina di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di sale fino
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
4 uova medie
270 gr di zucchero semolato
108 gr di olio extravergine di oliva
60 ml di succo di arance (io ho utilizzato la qualità vaniglia)
60 ml di succo di un agrume (io ho utilizzato il lime
45 gr di latte intero
10 gr di estratto di vaniglia (o i semi di una bacca di vaniglia)
5 gr di scorza di arance rosse



Procedimento
Accendere il forno a 190°. Foderare il fondo di una tortiera antiaderente da 26 cm con la carta forno.
In una piccola casseruola, sciogliere il burro a fuoco basso con lo zucchero di canna, il miele e il succo di limone, mescolando fino a che lo zucchero non sarà sciolto. Rimuovere dal fuoco e versare lo sciroppo nella tortiera.
Disporre le fette di agrumi sul fondo della tortiera in uno strato sottile.
A parte, in una ciotola di media grandezza, mescolare insieme la farina, il lievito, il sale, la cannella, il cardamomo, fino che non saranno ben amalgamati. Mettere da parte.
In un'altra ciotola, sbattere con il frullino le uova con lo zucchero somolato e l'olio di oliva, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Aggiungere il succo d'arancia, il succo di lime, il latte, la vaniglia e la scorza di arancia. Mescolare fino a che tutto non sarà stato incorporato. Quindi aggiungere gradualmente la farina all'impasto, mescolando fino a quando non sarà tutto ben amalgamato.
Riempire la tortiera per 3/4 con l'impasto e cuocere per 30-40 minuti o fino a che uno stuzzicadente inserito al centro del dolce non uscirà pulito.


Venite anche voi a giocare con noi a Re-cake 2.0
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L'arancia Vaniglia Apireno









Oggi parliamo di un prodotto che ho scoperto da poco ma è un autentico tesoro che la mia amata Sicilia ci offre....L'arancia Vaniglia Apireno è un'arancia dolce, priva di semi e  con un gusto delicato e profumato.
La vaniglia apireno di Ribera, spesso grossolanamente chiamata “arancia vaniglia”, è probabilmente la meno conosciuta tra le varietà dell’arancia bionda, eppure ha origini antiche e proprietà nutrizionali eccellenti.
Si ritiene che l’arancio vaniglia sia stato introdotto in Italia dalle Indie e forse dalla Cina intorno al 1400. In seguito ad incroci susseguitisi nel corso degli anni avrebbe avuto origine nel territorio riberese una nuova varietà, ancora più dolce e priva di semi, chiamata appunto ‘Vaniglia apireno di Ribera’. Si tratta dell’unica varietà di arancia che rientra nella categoria acid less, in quanto il suo contenuto in acidi è compreso tra lo 0,06% e lo 0,15% (le più famose Washington Navel contengono una percentuale di acidi compresa tra lo 0,75 e l’1,3). Benché gli acidi siano una componente estremamente salutare dell’agrume, alcuni consumatori con disturbi gastro-intestinali od epatici potrebbero non trarne particolare giovamento. In aggiunta al ridotto spessore delle pellicole bianche, che ne aumenta notevolmente la tollerabilità, il contenuto particolarmente basso di acidi fa si che la vaniglia apireno di Ribera sia estremamente consigliata a consumatori che non vogliono rinunciare ad un frutto succulento ma intendono rispettare le necessità del proprio organismo.
La coltura dell'arancio in Sicilia è stata introdotta dagli arabi nel X secolo. Successivamente, verso il 1400, marinai Genovesi introdussero la varietà "Vaniglia", importandola dalla Cina e dalle Indie, anche se non vi sono certezze circa l'origine che, probabilmente risulta da incroci spontanei e da riproduzioni agamiche successive avvenute nella zona in cui questa varietà è attualmente diffusa.
La vaniglia apireno di Ribera è un arancio di pezzatura media, con una buccia mediamente papillata con uno spessore medio che la rende facile da rimuovere. Si riconosce dalle altre varietà di arancia bionda in quanto sprovvista di ombelico.
L'arancia Vaniglia appartiene al gruppo di Arance bionde ed è l'unica varietà, esistente al mondo, a bassissima acidità (acid-less 0,06 – 0,15%)  e con lo spessore delle pellicole degli spicchi molto ridotto : è raccomandata, in quanto facilmente tollerabile,  alle  persone affette da disturbi gastrici, intestinali, ed epatici; inoltre,  nonostante sia dolce, l'arancia Vaniglia Apireno contiene una bassissima quantità di zucchero per cui è uno dei pochi frutti consigliati alle persone malate di Diabete.
L'arancia Vaniglia ha un buon valore nutrizionale e contiene acido citrico, vitamine (soprattutto C, ma anche A, B1, B2 e PP) e sali minerali.
La vaniglia apireno di Ribera è una varietà di arancio particolarmente consigliata anche a coloro che si impegnano per educare i più piccoli ad una sana alimentazione: è noto che fattori come una consistenza particolarmente corposa di alcuni frutti o un sapore troppo acido od amaro non favoriscano la buona abitudine di mangiare la frutta alla fine di ogni pasto. La mancanza di semini, spesso giudicati fastidiosi dai consumatori più giovani, la scioglievolezza della sua polpa e la notevole dolcezza rendono la vaniglia apireno di Ribera ideale per il palato dei più piccoli ed esigenti consumatori.
Proprio la dolcezza di questa varietà d’arancio merita un chiarimento: nonostante la dolcezza della vaniglia apireno di Ribera sia superiore a quella di ogni altra varietà di arancia (dalla analisi dei profili sensoriali è emersa chiaramente la prevalenza del flavour della vaniglia), essa possiede un basso contenuto in zuccheri, aspetto che lo rende adatto anche per chi soffre di diabete.
Come tutte le varietà di arancia bionda, anche la vaniglia apireno di Ribera contiene acido citrico, vitamine (soprattutto C, ma anche A, B1, B2 e PP) e sali minerali.
L'arancio Vaniglia, inizia a germogliare nella metà di marzo per poi procedere con l'emissione dei boccioli fiorali nella fine di marzo.
La fioritura dell' arance vaniglia inizia nel mese di aprile e finisce nei primi di maggio. La produzione media della pianta vaniglia va dai 50 ai 70 kg. Il frutto presenta una buona resistenza sulla pianta e la raccolta, effettuata manualmente, avviene tra il mese di Novembre ed il mese di Aprile dell'anno successivo.
In effetti l'arancia Vaniglia Apireno è una cultivar bionda senza ombelico ed ha preso origine da una mutazione gemmaria della Vaniglia con seme, avvenuta nel territorio di Ribera e successivamente diffusasi nell'intero comprensorio con la denominazione di Vaniglia Apireno di Ribera.
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5 marzo 2015

Torta di mele dello zio Angelo




Il dolce preferito di mia figlia Elena è proprio questa focaccia, se la preparo al mattino entro sera credo ne resti solamente qualche misera fetta. La ricetta mi è stata data da un carissimo amico. Ho fatto delle leggere variazioni che a mio modesto parere la rendono ancora più appetibile, anche se lo è già di suo…

INGREDIENTI:

1 kg di mele (per me la varietà morgenduft);
125 gr di zucchero (per me quello di Canna Integrale Mascobado dalle Filippine)
125 gr di farina debole;
100 gr di burro;
2  uova;
1 limone;
1 bustina di lievito per dolci;
1 pizzico di sale.

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbucciare le mele, tagliarle a fettine, metterle in una terrina ed irrorarle con il succo del limone. Mettere nella ciotola della planetaria lo zucchero con le uova e con la frusta montare il composto, a questo punto aggiungere il burro fuso, la farina ed il lievito per dolci, amalgamare il tutto e successivamente aggiungere le mele lasciate nel succo di limone, mescolare con un cucchiaio di legno.
Rivestire una teglia con carta forno leggermente bagnata e strizzata, mettere il composto di mele e livellare, cospargere la superficie con altro zucchero Mascobado e degli amaretti sbriciolati.
Mettere in forno a 180-190° per circa 30-35 minuti o fino a cottura ultimata.
Togliere dal forno e lasciare raffreddare.

P.S. ottima se servita con della crema inglese.

Alla prossima... Marianna.
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3 marzo 2015

Zuppa di cavolo nero, fagioli canellini e verdure dell'orto




Purtroppo quando acquisto le piantine da mettere a dimora nell’orto, che sia per il periodo estivo che per quello invernale, esagero!!! Papà cosa dici quante piantine prendo di cavolo e di radicchio? Marianna non prenderne tante… va bene papà! Macchina carica di piantine di ogni tipo e varietà!!! Questa sono io esagerata…in molte cose!!! Quindi il mio orto offre ancora cavolo nero e cavolo cappuccio viola. Che fare con cotanto cavolo??? Ok ci facciamo una simil-ribollita. Il sabato sera metto in ammollo i fagioli cannellini, la domenica mattina vado nell’orto con Elena e raccogliamo cavolo nero e cavolo verza.  Poi Elena si accorge di un bellissimo cavolo romanesco…  e raccogliamo anche quello, ma questo me lo mangio in altro modo. Ok, le verdure ci sono, biologiche e a km 0.

INGREDIENTI:
500 gr di fagioli cannellini;
1 bel ciuffo di cavolo nero;
2 piccoli cavoli verza;
1 cipolla grossa;
2 carote;
2 patate;
3 zucchine;
3 cucchiai di passata di pomodori;
pane raffermo;
sale, pepe ed olio evo q.b.

PROCEDIMENTO:

La sera precedente mettete in ammollo i fagioli in abbondante acqua fredda.
Risciacquateli in acqua corrente e poneteli in una capiente casseruola con due foglie di alloro, un gambo di sedano, un piccolo rametto di rosmarino, uno spicchio d'aglio e uno scalogno e portate a cottura.
Scolate i fagioli e tenete da parte l'acqua di cottura.
Rosolate la cipolla nell'olio, aggiungete le carote, le patate e le zucchine, tutte rigorosamente tagliate a dadini. Aggiungete successivamente il cavolo verza e il cavolo nero, tagliati grossolanamente, facendo attenzione a togliere le parti più dure e coriacee. Aggiungete l'acqua di cottura dei fagioli ed una parte di essi e lasciate cuocere per circa 2 ore.
Successivamente passare al passaverdura i restanti fagioli ed aggiungerli alle verdure cotte in precedenza.
Sbricciolare il pane, ed in una casseruola in coccio mettere alternare uno strato di zuppa ad uno di pane e date tempo al pane di inzupparsi nella zuppa.
Prima di servire, rimestare la zuppa e servire con una spolverata di parmiggiano reggiano e un filo d'olio.


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