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4 agosto 2015

Sottopiatti e piatti sulla vostra tavola




Sulle nostre tavole troviamo nuovi ingredienti, nuove forme e nuove abitudini, introdotte dalla globalizzazione.
Cucina e convivialità si sono via via trasformate verso gusti differenti e grandi esperienze di cultura.
Ecco perché oggi si possono trovare in commercio piatti di fogge differenti, oltre ai tradizionali tondi, vi sono quadrati, rettangolari, triangolari, elittici nei più svariati colori e materiali che permetteranno di rendere le vostre cene ancor più perfette ed uniche.
Ma quali sono i consigli del galateo quando si parla di vasellame?

Sottopiatto – questo elemento altamente decorativo nella scenografia della tavola, viene legato per tradizione ad eventi formali, apparecchiature eleganti ed importanti. Ultimamente l’uso dei sottopiatti si è largamente diffuso e viene utilizzato anche in occasioni meno formali per dare un tocco di importanza, colore e raffinatezza alla tavola.
Per una cena formale ed importante il sottopiatto dovrà essere in argento, rame o peltro, vetro o porcellana utilizzando un centrino tra piatto e sottopiatto.
Per una apparecchiatura informale potranno invece essere utilizzati materiali naturali come legno, bambù, vimini e sughero.
Se il tavolo è molto bello di legno, pietra o ceramica è possibile usare il sottopiatto direttamente sulla tavola, senza tovaglia né runner o tovagliette. In questi casi è bene usare sottopiatti grandi, con estrema attenzione per l’abbinamento dei materiali: vimini su tavolo in pietra, vetro su legno, o legno su ceramica.
Il galateo prescrive di non lasciare mai il sottopiatto da solo senza posizionare sopra un piatto.
Sul sottopiatto andranno posti di volta in volta tutti i piatti previsti per le varie portate, senza che questo venga mai sostituito o rimosso dalla tavola.
Se il sottopiatto in argento o porcellana reca al centro il monogramma o lo stemma di famiglia, il centrino non deve essere utilizzato, in modo che la raffinata personalizzazione possa essere ammirata durante la sostituzione dei piatti.
Prevedendo di presentare il tovagliolo al centro del piatto, sarà ottimale ideare una legatura che crei, per colore o materiale, un richiamo al sottopiatto.
Nella mise en place di una cena informale è possibile alternare sottopiatti di due colori differenti, ma dello stesso modello, oppure creare effetti cromatici con piatto e sottopiatto giocando ton sur ton o per contrasto.



Piatti – Il galateo consiglia di utilizzarne uno pulito ad ogni portata e per alcune di esse è previsto l’utilizzo di un piatto particolare.
Immancabili dovranno essere: piatti piani, piatti fondi, piattini da frutta, tazze da consommé con relativi sottopiatti, zuppiera, piatti tondi e ovali di portata, ciotole per insalata, salsiera, coppe da gelato e dessert.
E’ possibile optare per ciotole in cristallo o vetro adatte ad accompagnare differenti stili di vasellame.
Da non dimenticare che un servizio veramente completo dovrebbe avere piatti per la fondue o bourguignonne, piatti da pesce, per le ostriche e per le lumache.
Nello scegliere colori e materiali dovrete tenere presente il tono della serata, lo stile della tavola e non ultimo il menu prescelto.


La classica bianca porcellana, magari con una sottile riga in oro o argento, è la soluzione ideale per cene formali ed eleganti.




Per una cena in campagna ed un menu rustico, è possibile utilizzare un servizio in terracotta o decorato con soggetti botanici o azzardare di servire le pietanze in piatti di pane abbracciando uno stile medioevale.
Piatti colorati andranno scelti di colori che valorizzino o contrastino il colore del cibo servito ed utilizzati unicamente per una cena informale. E’ possibile in questo caso anche utilizzare due servizi di colore differenti purché in tinta unita.



L’utilizzo di piatti di forme diverse rispetto al tradizionale tondo è funzionale alla presentazione del cibo e alla valorizzazione degli ingredienti.
Piatti quadrati sono ideali per presentare il cibo di forme quadre, tonde o a rombo ponendo l’ingrediente principale al centro ed agli angoli differenti condimenti o viceversa al centro un condimento comune ed utilizzare gli angoli per quattro differenti versioni dell’ingrediente principale (ad esempio quattro ravioli con ripieni differenti).
I piatti rettangolari invece sono indicati per i “tris” e per le ricette che prevedono che i diversi ingredienti vadano consumati secondo un preciso ordine per un crescendo di sapore, oppure per presentare piattini o coppette più piccole all’interno del piatto.




Colori come il nero, tradizionalmente poco utilizzati per i piatti, sono ormai spesso usati da chef stellati, creando raffinate combinazioni con i cibi, per richiamo (nero di seppia con fagioli neri) o per contrasto (giallo dello zafferano o il rosso del pomodoro).
Il servizio irrinunciabile resta sempre quello di porcellana bianca, ma è opportuno possedere più alternative, realizzando apparecchiature in tono con le varie occasioni, ottenendo tavole mai al di sopra o al di sotto delle righe.

Da non dimenticare mai … i piatti fondi devono essere utilizzati unicamente per servire potage, zuppe e minestre.
Pasta e riso andranno serviti sempre su piatto piano.

  
Anna Ubaldeschi

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